Il lupo è un animale affascinante e pericoloso allo stesso tempo. Non appartiene alla fantasia: popola le nostre terre e i nostri sogni. È notturno, guardingo, sociale.
Figura ancestrale della paura, fin da bambini lo incontriamo nelle favole, sempre tra i “cattivi”.
In questa scultura il lupo si trasforma, letteralmente, in luce notturna. La sua bocca spalancata, ferma nel tempo, si anima al calare del buio, diventando una presenza viva. Così, il suo ambiente di caccia — la notte — entra nelle nostre case, in un contrasto che unisce timore e bellezza, ferocia e quiete.
Il lupo è presenza antica, affascinante e temuta. Non appartiene al regno della fantasia: abita ancora le nostre terre e, da sempre, i nostri sogni. È creatura notturna, guardinga, sociale — un’ombra che si muove silenziosa ai margini della luce.
Figura ancestrale della paura, il lupo ci accompagna sin dall’infanzia, dove nelle fiabe veste i panni del “cattivo”. In questa scultura, però, il suo ruolo si trasforma: la materia diventa luce, la bestia si fa lanterna. Al calare del buio, la sua bocca spalancata si illumina, e il suo spirito selvatico si insinua nelle nostre case.
È un ritorno simbolico alla notte, alla parte istintiva e irrazionale che ciascuno custodisce dentro di sé. Un equilibrio fragile tra il timore e la bellezza, tra l’ombra e il bagliore.
- Nome Opera: Lupo
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- Data: 202510
